
Nervo vago: cos’è e come stimolarlo
Nonostante il nome insolito, questo nervo è uno dei protagonisti assoluti del nostro equilibrio fisico ed emotivo, capace di regolare il battito cardiaco, la digestione e persino lo stato d’animo.
Ma in che modo il nervo vago riesce ad avere un ruolo così centrale nella nostra salute? Scopriamo insieme come questo nervo può aiutare a migliorare la qualità della nostra vita.
Nervo vago, il nervo più lungo del corpo
Il nervo vago è il nervo cranico più lungo e si estende dal cervello fino all’addome, passando per collo, torace e numerosi organi interni.
Il suo compito fondamentale è regolare funzioni vitali come la frequenza cardiaca, la respirazione, la digestione e persino l’umore.
Il nervo vago fa parte del sistema nervoso parasimpatico, quello che ci aiuta a rilassarci e a riposarci.
Quando il nervo vagale funziona bene, il corpo trova un equilibrio tra attivazione e rilassamento. Se invece il nervo vago è alterato, possono comparire sintomi e disturbi che peggiorano il dolore cronico e la qualità della vita.
Perchè stimolare il nervo vago
La stimolazione del nervo vago incrementa l’attività del Sistema nervoso Parasimpatico (PNS) che influenza direttamente e positivamente il riposo, il recupero e la digestione.
Con l’attivazione del sistema parasimpatico diminuisce l’attività del Sistema nervoso Simpatico (SNS) responsabile della risposta attacco e fuga messa in atto dal nostro organismo in situazioni di stress, la quale porta ad un incremento della frequenza cardiaca e innalza i livelli di adrenalina e noradrenalina.
Questo è il motivo per cui questa stimolazione viene eseguita per diminuire lo stress migliorando alcune importanti funzioni corporee.
Stimolare il nervo vago è possibile con semplici esercizi e tecniche quotidiane.
Come stimolare il nervo vago
Le tecniche di auto-stimolazione del nervo vago rappresentano un metodo semplice e sicuro che ognuno può svolgere autonomamente per ridurre stress, ansia e migliorare il proprio benessere generale.
Metodi come la respirazione diaframmatica, canto, l’oculopressione o il massaggio cervicale, si distinguono dalle tecniche mediche, come l’auricoloterapia e la stimolazione vagale non invasiva (nVNS), che invece richiedono l’intervento di personale sanitario specializzato.
Stimolazione vagale tramite la respirazione diaframmatica
La respirazione diaframmatica, o respirazione addominale, è una pratica che coinvolge il diaframma, un muscolo che separa il torace dall’addome.
Respirare profondamente con il diaframma aiuta a stimolare il nervo vago perché, durante l’inspirazione profonda, il diaframma scende verso il basso, aumentando lo spazio nella cavità toracica e attivando recettori presenti nei polmoni e nel torace.
Questi recettori comunicano direttamente con il nervo vago, inviando segnali al cervello che contribuiscono ad abbassare la frequenza cardiaca e a favorire uno stato di calma e rilassamento.
Inoltre la respirazione diaframmatica aiuta a diminuire il numero di respiri che compiamo ogni minuto, infatti una respirazione toracica ad un ritmo troppo elevato favorisce l’aumento della frequenza cardiaca con conseguente stimolazione del sistema nervoso simpatico e quindi dello dello stress.
Per eseguire questa pratica, siediti comodamente o sdraiati sulla schiena. Metti una mano sull’addome e una sul petto. Inspirando lentamente dal naso, senti l’addome espandersi, mentre il torace resta quasi fermo. Espira lentamente dalla bocca, lasciando sgonfiare la pancia.
Gargarismi e canto per stimolare il nervo vago
Fare gargarismi o cantare sono attività semplici e piacevoli che stimolano efficacemente il nervo vago.
Il nervo vago attraversa il collo e controlla vari muscoli della gola e delle corde vocali. Quando eseguiamo gargarismi energici con acqua o canti a voce alta, stimoliamo la contrazione ritmica e vigorosa di questi muscoli.
Questa azione meccanica trasmette impulsi nervosi direttamente al cervello tramite il nervo vago, aumentando l’attività parasimpatica, responsabile della calma e del rilassamento.
Per praticare i gargarismi, utilizza un bicchiere di acqua tiepida e gargarisci vigorosamente per circa 30 secondi, due volte al giorno. Allo stesso modo, cantare regolarmente, specialmente melodie rilassanti, migliora il tono vagale. Queste semplici azioni possono ridurre ansia e stress cronico, migliorando il benessere generale attraverso la stimolazione costante del nervo vago.
Stimolare il nervo vago, Manovra di Valsalva
Quando si effettua questa manovra, si espira con forza mantenendo chiuse le vie respiratorie (naso e bocca), creando così una pressione positiva interna nella cavità toracica. Questa pressione elevata riduce temporaneamente il ritorno venoso al cuore, determinando una diminuzione del volume di sangue pompato e, di conseguenza, una breve riduzione della pressione arteriosa, da qui, si genera una risposta riflessa mediata dal nervo vago che induce un rallentamento della frequenza cardiaca, una vasodilatazione e un generale stato di rilassamento.
Stimolare il nervo vago tramite l’oculopressione
L’oculopressione è una tecnica delicata che consiste nell’applicare una leggera pressione sui bulbi oculari chiusi.
Questa pressione stimola riflessivamente il nervo vago attraverso una risposta chiamata “riflesso oculocardiaco”. Durante questa pratica, viene inviato un segnale al cervello, che a sua volta attiva il nervo vago, abbassando la frequenza cardiaca e inducendo rilassamento.
Per eseguire l’oculopressione, siediti in posizione comoda, chiudi gli occhi e appoggia delicatamente le dita o i palmi delle mani sulle palpebre. Applica una pressione leggera per circa 10-20 secondi. Non esercitare troppa forza, poiché gli occhi sono molto sensibili.
Massaggio cervicale e alla nuca per stimolare il nervo vago
Il massaggio cervicale, specialmente nella zona del collo e della nuca, favorisce direttamente la stimolazione del nervo vago.
Il nervo vago percorre il collo vicino alla superficie della pelle, rendendolo facilmente stimolabile attraverso il contatto fisico. Un massaggio delicato in quest’area aiuta a ridurre tensioni muscolari, migliorando la circolazione sanguigna locale e stimolando contemporaneamente il nervo vago.
Per effettuare il massaggio cervicale, utilizza movimenti circolari leggeri con i polpastrelli o i palmi, partendo dalla base del cranio e scendendo lentamente lungo il collo e le spalle, la stimolazione manuale di questa zona può incrementare il tono vagale, riducendo il cortisolo, ormone dello stress, e migliorando significativamente il benessere psicofisico generale.
Auricoloterapia, stimolazione diretta del nervo vago
Premere delicatamente su specifici punti dell’orecchio o dietro il padiglione auricolare può attivare il nervo vago.
Nella pratica clinica, per stimolare direttamente il nervo vago, vengono spesso utilizzate punture intorno all’orecchio, un metodo chiamato auricoloterapia.
Questi punti auricolari sono ricchi di terminazioni nervose connesse direttamente al nervo vago, quando stimolati mediante aghi sottilissimi, attivano impulsi nervosi che viaggiano lungo il nervo vago fino al cervello, favorendo una risposta parasimpatica immediata e un generale rilassamento corporeo.
Stimolazione vagale non invasiva (nVNS)
La stimolazione vagale non invasiva utilizza dispositivi elettronici che, appoggiati delicatamente sulla pelle vicino al collo o all’orecchio, emettono impulsi elettrici lievi. Questi impulsi raggiungono direttamente il nervo vago attraverso la pelle, stimolando e attivando il sistema nervoso parasimpatico.
Tale stimolazione provoca una rapida diminuzione dello stress e dell’ansia, abbassando la frequenza cardiaca e favorendo il rilassamento psicofisico.
Questa tecnica può aiutare a gestire condizioni di stress cronico, insonnia, e persino alcuni tipi di dolore cronico, migliorando così significativamente il benessere generale della persona.
Nervo vago, un alleato prezioso
Il nervo vago gioca un ruolo chiave nel benessere generale: mantenerlo in salute significa migliorare la qualità della vita, ridurre i sintomi e affrontare meglio le sfide quotidiane. Ricorda: piccoli cambiamenti nelle abitudini possono fare una grande differenza, la strada verso il benessere parte dalla consapevolezza e dalla cura di sé.
Per ogni dubbio o sintomo persistente, rivolgiti sempre ad un medico professionista.